In questi mesi difficili Il mondo dell’Arte si è praticamente paralizzato, ma alcuni artisti non si sono fermati. (Pontormo nel 1522 si rifugiò a dipingere nella Certosa del Galluzzo per sfuggire alla peste di Firenze)
Tutto scorre e cambia, a volte impercettibilmente, altre, come questa volta, con violente accelerazioni. Gli uomini trovano nuovi assetti. La scultura, la pittura la poesia per fortuna restano.
Nel caso specifico il momento si è rivelato prezioso per Stefano Pierotti: ha portato a termine un progetto dal titolo ASCENSIONE: una figura di donna alta circa due metri, inserita in un fitto tessuto di aste di acciaio che la tergono in sospensione come a volersi levare verso l’alto, le dimensioni del complesso scultoreo sono di sette m di altezza per una base di 3mx3 m.
L’artista ha lavorato ad un concetto di elevazione, di cammino verso l’alto, in senso fisico ma anche spirituale, in qualche modo etico.
Ora più che mai l’idea di una scalata di una risalita a cui il nome dell’opere si riferisce, sembra di buon auspicio.
un corpo che indugia verso il cielo
una pira
un profilo che viene a strapparti via con tutta la terra sulla quale tieni i piedi
aspra
quasi ostile se la si guarda in volto
allungata e florida di vita
nelle parti che restano
mentre ci si avvicina alle sue spoglie
riconoscibili in qualche altro corpo
proteso con i suoi centimetri di altitudine
in mezzo allo spazio
VUOTO
marzo 2020
No Comments